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Grazie Steve: vendite musicali in crescita per la prima volta dal 1998

News: webmaster 27 Febbraio 13 @ 20:00 pm


Grazie Steve: vendite musicali in crescita per la prima volta dal 1998

Per la prima volta dal 1998, le vendite musicali sono in crescita e il merito è tutto di Internet e di Steve Jobs. Le vendite musicali hanno raggiunto i $16,5 miliardi nel 2012, un +0,3%, grazie ai ricavi del digitale che hanno fatto un balzo del 9%.

Non è un grande passo avanti, ma dato che è il primo anno positivo in più di dieci anni, le label hanno tutto il diritto a essere felici.

"È difficile ricordarsi un anno che è cominciato con tutto questo entusiasmo," ha dichiarato Frances Moore, CEO dell'IFPI (International Federation of the Phonographic Industry). "Abbiamo raggiunto la miglior crescita anno su anno dal 1998."

Solo due anni fa, continua Moore, servizi come iTunes e Spotify erano solo presenti in 20 mercati. Adesso sono presenti in più di 100 mercati. Le vendite digitali rappresentano la crescita per il futuro e in mercati come Stati Uniti, India, Norvegia e Svezia, dove i ricavi dal digitale hanno superato i ricavi dalle vendite tradizionali.

C'è ancora molta strada da fare: le vendite digitali rappresentano il 34% dei ricavi e stanno crescendo piuttosto lentamente, ma il trend è positivo. Nel 2012, i ricavi digitali sono stati di $5,6 miliardi, circa un 10% in più dei $5,1 miliardi del 2011.

E non sono solo i download. L'IFPI ha dichiarato che anche i ricavi dagli abbonamenti sono in crescita. In realtà, questi stanno crescendo più velocemente dei download: +44% dal 2011. In paesi come la Svezia, Corea del Sud e Francia, ci sono più persone abbonate a servizi musicali di quante ne scaricano e il trend sembra raggiungere anche gli Stati Uniti.

Certo, dichiara l'IFPI, la pirateria intacca in modo significativo i ricavi. Megaupload sembra essere uno dei principali colpevoli, con danni misurabili attorno al mezzo miliardo di dollari. L'IFPI ovviamente fa del suo meglio per tagliare la testa a questa chimera: nel 2012 ha chiesto la rimozione di 15,9 milioni di link, ma il processo "resta un insoddisfacente e inefficiente rimedio contro la pirateria online."

L'unica cosa che manca dalle 36 pagine del rapporto dell'IFPI?

Il nome dell'uomo che ha costretto la musica, volente o nolente, a entrare nell'era digitale: Steve Jobs.

Voi che ne dite qualcuno ammetterà mai i meriti di Steve Jobs per quanto riguarda la musica? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti.



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