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USA: Accordo permette agli ISP di spegnere Internet - news originale

USA: Accordo permette agli ISP di spegnere Internet

Condividi:         ezechiel2517 7 30 Luglio 11 @ 09:00 am

C'era un tempo in cui Internet era un luogo insicuro dove era possibile trovare di tutto. Un posto in cui, con una adeguata ricerca, si arrivava a contenuti legali, discutibili e decisamente illegali.

Grazie ad un nuovo accordo tra le major della musica e gli internet service provider, gli utenti di Internet statunitensi che useranno la connessione per scaricare contenuti illegali, saranno identificati e vedranno le loro attività 'disturbate' dall'isp fino al punto in cui la banda verrà chiusa del tutto.

La Motion Pictures of America e la Recording Industry Association hanno firmato il loro accordo fiancheggiati dalla Comcast, Verizon, Time Warner Cable e altri ISP. Secondo questo accordo, gli ISP monitoreranno il traffico dei loro utenti e appena osserveranno il download di film o musica coperti da diritti d'autore, prenderanno misure che avranno come scopo evitare che l'utente arrivi al suo scopo.

Ci saranno vari tipi di reazioni. Dalla semplice mail in cui all'utente viene chiesto di terminare immediatamente il download, passando per una diminuzione della velocità di download, fino ad arrivare allo spegnimento totale di tutti i servizi Internet.

Ovviamente il fine dell'accordo è combattere la pirateria digitale che ogni anno sottrae oltre 16 miliardi di dollari al mercato della musica e dei video.



7 commenti a "USA: Accordo permette agli ISP di spegnere Internet":
Zanzy Zanzy il 30 Luglio 11 @ 11:21 am

Saranno monitorati anche i download di file ad esempio sottoforma di pacchetti rar?

eridat eridat il 01 Agosto 11 @ 11:28 am

praticamente sarebbe come se alle poste aprissero tutto per vedere cosa si spediscono !!!

Max1234 Max1234 il 01 Agosto 11 @ 13:03 pm

Beh, non passerà molto tempo prima che qualcuno s'inventi la maniera di cifrare tutte le connessioni in ingresso ed uscita dal proprio PC...
Ed allora tornerà tutto come prima.

nebiatt nebiatt il 01 Agosto 11 @ 14:15 pm

Dove c'entrano i soldi tutto è permesso...Dove invece si tratta della sicurezza di tutti, non si fa una piega...Non mi risulta siano stati chiusi siti in cui si inneggia e si fomentano stragi (di destra, di sinistra, del centro o a carattere religioso..) o altri attentati terroristici...E neppure collegamenti dove si può tranquillamente accedere ad informazioni su come costruire, anche in modo casalingo, esplosivi e tutto il necessario per "darsi da fare"... son stati bloccati...Probabilmente agli "internauti" interessa di più poter scaricare gratis quel che si può acquistare legalmente... in nome di una presunta libertà... piuttosto che non salvare la propria "pelle"...Va beh..!! Se così deve essere...: Lasciamo fare...

Criog Criog il 01 Agosto 11 @ 14:34 pm

Oppure gli utenti si mettono d'accordo, identificano il nome del fornitore più rompiscatole e sensibilizzano il bacino di quegli utenti a una fuga di massa verso altro, magari diretto concorrente. In questo modo si agevola indebitamente un fornitore però si impicca l'altro (il reo) e si crea un precedente: oltre a dimostrare la pericolosità di certe azioni prese unilateralmente senza il consenso di chi ha firmato il contratto sottolinea la possibilità di poterli colpire dove più duole, i loro introiti. Se poi quello 'beneficiato' si 'allarga' e comincia a sua volta a fare quello che gli pare allora ci si accorda di gruppo per altro esodo, magari tornando dal primo (o altri). Quest'ultimo (il reo) nel frattempo potrebbe, in teoria, aver imparato qualcosa dalla lezione e cercherà di gestire i rapporti con la clientela in maniera più flessibile e magari pure protettiva. Certo, non è così facile come scriverlo, ma con le opportune strategie potrebbe funzionare, basta interagire.

Anonimo Anonimo il 01 Agosto 11 @ 19:22 pm

@ Criog,ma hai visto l'elenco dei provider? Dove scappi, i grossi sono tutti là. E' vero che forse, o sarebbe meglio dire sicuramente, ci sono altri provider più piccoli, ma quali possibilità di resistere hanno davanti alla forza delle major, se i grossi calibri hanno ceduto? Credo che, in tal caso, l'unica speranza sia l'Olanda che ha sancito per legge la neutralità della rete e dove chi scarica contenuti protetti da copyright non è criminalizzatoperchéè anche l'utente più propenso all'acquisto di film e musica.

Criog Criog il 24 Agosto 11 @ 10:20 am

Anonimo, non ho visto i nomi dei provider. All'improvviso scopro che i paesi governati da democrazie hanno una paura folle della libera circolazione di tutte le idee. Beh, allora si potrebbe fare così: ci si mette d'accordo per migrare tutti (molti, quanti più possibile) verso il fornitore scelto secondo il criterio del comportamento più morbido, o se tutti uguali allora se ne sceglie uno e punto. Si migra, gridando ai 4 venti il motivo della migrazione. Messi in mutande gli altri provider si invoca a grande voce l'ingresso nel mercato nazionale di fornitori esteri (olandesi?) più garantisti. Nel frattempo si costruisce un movimento d'opinione che 'tratta' con il provider graziato da tanta presenza, se anche questo si dimostra sordo si ripete la migrazione verso altro sempre motivando il perchè dell'esodo. Siccome questa gente punta solo al soldo prima o poi riusciremo a creare il mercato che ci interessa, con provider timorati dall'idea di rimanere senza clienti e provider avidi che elaboreranno scappatoie che limitino gli abusi di potere da parte delle autorità dei paese 'liberi' e 'democratici'. Insomma, se proprio dobbiamo diventare come i cinesi che almeno ci diano le merci a 1 euro e lavoro per tutti, noi poi ci faremo crescere gli occhi a mandorla.

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